top of page

The Homesman (Id; 2014) di Tommy Lee Jones – Film Recuperati Home Video


Tra le ultime uscite in sala e i film indipendenti poco distribuiti ho intenzione di cominciare a recensire alcuni piccoli film distribuiti quasi solamente sul mercato home-video in Italia, dunque film poco visti che possono essere anche di alcuni anni fa. Questo è il primo film della mia nuova categoria di recensioni: Film Recuperati

The Homesman di Tommy Lee Jones (2014)

“Alla gente piace parlare soltanto di morti e di tasse, ma quando si tratta di follia… preferisce rimanere in silenzio”.

La sinossi: Mary Bee Cuddy è una donna di 31 anni che vive da sola nella frontiera americana. Per gli standard dell’epoca, è una zitella senza alcuna speranza di trovare marito, soprattutto fra gli uomini primordiali che popolano il Far West. Poichè però è in gamba quanto e più di loro, Mary Bee si assume l’incarico ingrato di trasportare tre donne uscite di senno attraverso il fiume Missouri e fino all’Iowa, da dove verranno rispedite negli stati dell’Est da cui provengono. Le tre donne sono impazzite in seguito alla vita durissima della frontiera: Arabella ha visto morire tre figli in tre giorni a causa della difterite; Theoline ha ucciso il figlio neonato durante un inverno particolarmente rigido; e Gro ha reagito con la follia ai continui abusi del marito. Mary Bee carica le tre donne su una diligenza che pare una prigione e si prepara a partire. Ma sa di non potercela fare da sola, e ingaggia un vagabondo cui ha salvato la vita, e che dice di chiamarsi George Biggs. Insieme, George e Mary Bee si avventurano lungo un viaggio impervio e ricco di incognite. Riusciranno nella loro missione (quasi) impossibile?

Il mio commento: The Homesman è il secondo film da regista di Tommy Lee Jones dopo Le tre sepolture (grande film), e ancora una volta il suo genere di riferimento è il western. Ma è solo una convenzione cinematografica, poichè ciò che interessa a Jones va ben oltre il format con il quale si trova evidentemente più a suo agio. E la struttura classica del racconto western nasconde soprese, in particolare un colpo di scena davvero inaspettato che arriva a due terzi della storia, e ne cambia radicalmente il significato. The Homesman è il percorso di maturità verso una nuova consapevolezza di un uomo fino a quel momento vissuto secondo le leggi della frontiera: giorno per giorno, senza scrupoli, e badando solo a se stesso. Ma il vero protagonista è il senso profondo di ciò che è giusto o sbagliato di Mary Bee: un istinto che prescinde da ogni epoca, circostanza o genere. Jones mette a buon frutto la propria conoscenza dei codici western maturata nel suo percorso di attore, ricreando la poetica dei grandi spazi e la durezza della vita dei pionieri, e disseminando la sua storia di brevi accenni ai peccati commessi nell’edificazione del sogno americano. La narrazione procede in modo quasi scolastico, con un’aderenza al limite della reverenza verso gli standard del western: la regia di Jones e la fotografia di Rodrigo Prieto sono pulite, formali, scevre da inutili compiacimenti estetici; i dialoghi essenziali, a tratti persino didascalici, così come la caratterizzazione di Mary Bee. Western e Road Movie vanno a braccetto, dopotutto il viaggio come occasione di cambiamento è una metafora tanto classica quanto lo è il genere reso celebri da grandi personaggi cinematografici quali John Ford (Ombre Rosse) e Howard Hawks (Un dollaro d’onore). Se da una parte Jones ne ricalca alcuni degli elementi più caratterizzanti (la fame, l’impiccagione, il duello con le pistole) dall’altra ne manca uno normalmente fondamentale: il nemico. Non solo. A poco più di metà del film anche uno dei personaggi fondamentali esce di scena in maniera quasi inaspettata per quanto ben raccontata e giustificata. Manca un vero nemico e la ragione è che per quanto, per certi versi, si possa parlare di western vecchio stile per regia ed ambientazione, Tommy Lee Jones preferisce soffermarsi sull’aspetto drammatico della vicenda, a partire sia dalla pazzia sia della tre donne che dell’eccentricità di carattere dei due personaggi principali. La violenza non è tanto nei colpi sparati, ma è latente e vive nelle azioni e reazioni esagerate degli individui di cui si racconta la storia. Il deserto, gli spazi infiniti e l’assenza di quei punti di riferimento che regolano la vita di luoghi già civilizzati: difficile definire l’origine del malessere, ma ad esserne vittima è chiunque vi transiti e la memoria delle gesta, anche quelle più eroiche, si perde su di un letto di un fiume o vengono portate via da una sabbia che continua a scavare e portare via, sempre più lontano, senza trovare ostacoli di sorta. In questo film basato essenzialmente solo su due personaggi (le tre malate di mente fanno soprattutto da contorno), sia Tommy Lee Jones che Hilary Swank dimostrano ancora una volta di fare parte di una classe di attori incapace di sbagliare un colpo. The Homesman .. molto bello, molto interessante!




 
 
 

Comments


Modulo di iscrizione

3662927951

©2020 di Hunting For Movies. Creato con Wix.com

bottom of page