The Conjuring 2 : Il caso Enfield Recensione
- Eugenio Grenna
- 3 nov 2016
- Tempo di lettura: 2 min
The Conjuring – Il caso Enfield (The Conjuring 2) è un film del 2016 co-scritto, co-prodotto e diretto da James Wan. Si tratta di un sequel del film horror soprannaturale del 2013 L’evocazione – The Conjuring, basato su un nuovo caso della coppia di ricercatori del paranormale Ed e Lorraine Warren, nuovamente interpretati da Patrick Wilson e Vera Farmiga. I fatti narrati si svolgono nella Londra degli anni settanta, noti come il poltergeist di Enfield. Dove L’evocazione – The Conjuring puntava sopratutto ai picchi orrorifici, mescolando influenze anni Settanta a nuove tecniche audiovideo di spavento, il sequel preferisce lavorare sulla costante inquietudine e provare a riflettere sulle regole del gioco, anziché applicarle nuovamente alla lettera. The Conjuring è come American Horror Story , parliamo di qualcosa di antologico , perchè questo secondo capitolo non è un sequel , è una storia diversa da quello del primo capitolo , c’è solo un piccolo rimando riguardante una visione di morte durante una seduta. E quindi il film comincia con Ed e Lorraine Warren che vanno a Londra , in sottofondo London Calling dei The Clash , e scene di vita quotidiana a Londra. Raggiungeranno la casa di una donna molto arrabbiata , sola nel senso senza marito , ma con ben tre figli , lei è interpretata da Frances O’Connor. Nella sua casa forse c’è uno spirito di un anziano , e forse c’è anche qualcosa di più. Il film è molto meno bello del primo capitolo che era quasi un capolavoro , James Wan però dirige un buon film , qualche jumpscares , buone interpretazioni e una buona sceneggiatura e regia. Mi è piaciuto molto al modo in cui James Wan con la sua camera riprende questa casettina londinese , come riprende i corridoi sporchi e male illuminati , i pavimenti che scricchiolano e le scene in notturno. Molto bella la scena in cui Patrick Wilson nel ruolo di Ed Warren prende la chitarra e canta davanti alla famiglia “Can’t Help Falling In Love” di Elvis Presley. Non male davvero , ma il primo era decisamente un’altra cosa … in attesa di un terzo capitolo !
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