The Boy : Recensione
- Eugenio Grenna
- 11 ott 2016
- Tempo di lettura: 2 min

The boy : Film del 2016,scritto da Stacey Menear e diretto da William Brent Bell regista di l’altra faccia del diavolo,stay Alive e wer-la bestia. C’è un inizio molto malinconico,un viaggio in auto,una ragazza dorme dentro ad un taxi che sta percorrendo delle tortuose strade di campagna,fotografate molto bene come tutto il resto del film. Quel taxi la sta portando in una bellissima ma inquietante casa vittoriana dove la ragazza ha trovato un posto come babysitter. Tutto è molto dark,molto freddo,più avanti scopriamo che non c’è nessun bambino e che la ragazza dovrà fare da babysitter ad un bambolotto che si chiama Brahms. Lei ne riderà inizialmente ma appena la ricchissima coppia di anziani lascerà la villa con la scusa della partenza per un viaggio tutto cambierà. Se sarai buona con lui,lui sarà buono con te” dirà l’anziana prima di partire alla giovane ragazza. Ma lei non ascolterà quelle parole,non prenderà in considerazione Brahms,non seguirà le regole scritte a mano dall’anziana e lo coprirà addirittura per evitare il suo sguardo. La protagonista conoscerà poi Malcolm un fattorino,interpretato da Rupert Evans,che comincerà a trascorrere del tempo con lei e “Brahms” nella casa. Ma forse Brahms non è solo un bambolotto,tutti quanti hanno una storia alle spalle,tutti hanno qualcosa da nascondere. La ragazza interpretata da Lauren Cohan,ha alle spalle una storia,che forse ha a che fare con un bambino e con la violenza. La coppia di anziani nasconde un segreto che purtroppo si porterà con se,ma sopratutto che cosa nasconde Brahms ? Che cosa nasconde la casa ? Il film poteva essere molto di più,non fa quasi mai paura,fatta eccezione per due o tre scene. Avrebbe potuto essere un gran bel Film horror visto il trailer,ma The Boy non riesce nell’impresa. Gli attori protagonisti sono bravi nei loro ruoli,la casa è molto inquietante e la fotografia è molto bella. Il passato della protagonista tornerà improvvisamente nella casa e allora il film diventerà più confuso e comincerà a perdere qualche colpo.
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