Snowden : Recensione
- Eugenio Grenna
- 8 gen 2017
- Tempo di lettura: 2 min

Snowden è un film del 2016 co-scritto e diretto da Oliver Stone, con protagonista Joseph Gordon-Levitt nei panni di Edward Snowden, tecnico informatico ex dipendente della Central Intelligence Agency (CIA) responsabile della rivelazione di informazioni segrete governative su programmi di intelligence, tra cui il programma di intercettazioni telefoniche. La pellicola si basa sui due libri The Snowden Files di Luke Harding e Time of the Octopus di Anatoly Kucherena. Lo stesso Edward Snowden appare nei panni di sé stesso nelle scene finali del film e nelle scene durante i titoli di coda. Il film è stato presentato il 9 settembre 2016 al Toronto International Film Festival. Inizialmente il film doveva essere distribuito nelle sale il 25 dicembre 2015, poi posticipato al 13 maggio 2016. Successivamente è stata nuovamente posticipata la data di uscita e fissata per il 16 settembre 2016 nelle sale cinematografiche statunitensi. In Italia invece è arrivato il 24 novembre 2016. Undicesima edizione della festa del cinema di Roma, Snowden era uno dei film più attesi del grandissimo Oliver Stone, regista di capolavori come Platoon e Wall Street. Un regista che ha raccontato il potere, gli Stati Uniti d’America, in modo molto vibrante, controverso, potente. Ventesimo film da regista, Snowden, abbiamo visto pochi anni fa sullo stesso tema il bellissimo documentario “Citizenfour” che vinse l’Oscar, e ora Stone ci fa un film. Un ragazzino che aveva tradito gli Stati Uniti d’America, ribellandosi a questi sistemi di sorveglianza di massa a cui lui stesso aveva lavorato, perchè era un genio dell’informatica. Ma Snowden dopo una serie di incarichi e vicende si incazza, si chiude in una stanza d’albergo a Hong Kong, diventando quindi un rifugiato politico e contatto dei giornalisti del Guardian per raccontare tutta la storia. Il film è molto interessante e molto controverso, della durata di poco più di due ore, un racconto che va dal 2004 al 2013, quindi nove anni di vicende compressi in due ore o poco più. Questo vuol dire saper fare cinema, Oliver Stone, che non è più quello dei vecchi tempi, non è più lo Stone di “Nato il 4 luglio” o “Natural Born Killers”, ha appena compiuto settant’anni, ma è comunque un buon Stone. Il film è bello e gode di due buonissime interpretazioni, quella di Joseph Gordon-Levitt (Don Jon) nei panni di Edward Snowden, immenso, potente, fantastico, che sta male con il suo corpo, che ha gli spasmi e non si accetta, perchè lui è solo cervello, è solo testa. Altra bella interpretazione quella di Shailene Woodley (The Avengers) nei panni di Lindsay, la ragazza di Edward Snowden, lei è bella, è intelligente, ma soprattutto lei vive accettando il suo corpo. Molto interessante questo Snowden !
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