top of page

Moglie e marito (2017) di Simone Godano


Moglie e marito è un film del 2017 diretto dall’esordiente Simone Godano e scritto dalla brava Giulia Steigerwalt. La trama di questo film è molto semplice : Andrea (Pierfrancesco Favino eccezionale) e Sofia (Kasia Smutniak eccezionale) sono una coppia sposata di medio-borghesi e vivono a Roma. Il loro legame non è forte come una volta, infatti li vedremo partecipare insieme a delle sedute da una psicologa o comunque consulente matrimoniale. Sono in piena crisi e all’inizio del film li sentiremo anche parlare di divorzio. Tutto prenderà una piega inaspettata quando Andrea, che è un medico, attaccherà la moglie Sofia ad un macchinario da lui progettato insieme ad un amico. Il film diventa scambio di corpi, molto usato nel cinema americano, fatto poco invece qui da noi in Italia. I due si scambieranno e cominceranno ad affrontare le loro vite in maniera totalmente diversa. Moglie e marito diventa quindi una serie infinita di clichè, gag e banalità. Il problema è che soltanto poche tra queste riescono a strappare la risata, mentre le altre alla lunga finiscono soltanto per annoiare e non per lanciare quel messaggio da film di leggera critica sociale che può riguardare in questo caso la società patriarcale, matriarcale, disparità dei diritti e molto altro. Una commedia a suo modo graffiante e rocambolesca che affronta anche con una certa verve condizioni molto attuali degli uomini e delle donne all’interno della società moderna. Il film però non mi è piaciuto quasi per niente, ho detestato diversi momenti del film, ma ho comunque apprezzato le due interpretazioni davvero eccezionali dei due protagonisti. Simone Godano alla regia tenta diversi espedienti per dare un certo verso e un certo ritmo alla storia, alcuni funzionano bene, altri funzionano meno bene e sono questi ultimi che pesano sul risultato finale per quanto mi riguarda. In ogni caso Godano si rivela essere un regista particolarmente interessante per come gira determinate scene e per come gira invece altri tipi di scene, cambia l’occhio e il modo di girare, come se si passasse da uomo a donna, molto molto interessante. Il film dura circa 100 minuti, dopo i primi trenta comincia già a pesare, poichè le ripetizioni sono presenti e continue, l’umorismo è piuttosto spicciolo e l’ironia dei due personaggi non mi è piaciuta quasi per niente, risultando a tratti orribile se non penosa. Ho trovato il film veramente mal riuscito, per fortuna non così orribile, ma comunque mal realizzato. Grandissimo Valerio Aprea nel ruolo del collega di Andrea, che avrà un ruolo chiave nel finale, e che avrà delle battute veramente veramente belle.

 
 
 

Comments


Modulo di iscrizione

3662927951

©2020 di Hunting For Movies. Creato con Wix.com

bottom of page