Macchine Mortali (Mortal Engines; 2018) di Christian Rivers – Film Recuperati in home video
- Eugenio Grenna
- 1 mag 2019
- Tempo di lettura: 2 min

TRAMA:
Migliaia di anni dopo la distruzione del mondo civilizzato a causa di un cataclisma, la razza umana si è adattata e si è evoluta con un nuovo stile di vita. Gigantesche città in movimento vagano per la Terra, prendendo brutalmente di mira le più piccole città tradizioniste. Tom Natsworthy (Robert Sheehan) – proveniente da una classe inferiore della grande città trazionista di Londra – si ritrova a dover combattere per la sopravvivenza dopo essersi imbattuto in Hester Shaw (Hera Hilmar), una pericolosa fuggitiva. I due opposti, i cui sentieri non avrebbero mai dovuto incontrarsi, sigleranno un’alleanza destinata a cambiare il corso del futuro.
COMMENTO:
Terminator, Cloud Atlas, Terry Gilliam, Star Wars, Oblivion, Mad Max e..si potrebbe continuare (quasi) all’infinito. Cinema post apocalittico e futuristico, nuovi mondi, storie che raccontano molto anche del nostro presente. Tornano argomenti quali globalizzazione, sete di sangue e di violenza, ma anche volontà e ricerca spietata del potere, dunque il voler spasmodicamente distruggere chiunque si ritenga minore. Spesso e volentieri un intero paese o quando “va meglio” una minoranza etnica. C’è tutto questo anche in Macchine Mortali. Peter Jackson lo ha scritto e prodotto, affidando la regia al suo sodale compagno d’avventure e responsabile dei VFX della maggior parte dei suoi film, tra cui Gli Schizzacervelli. In patria lo hanno abbastanza demolito, da noi accolto piuttosto timidamente. Macchine Mortali non è originalissimo, il suo errore probabilmente più evidente è quello di non aspirare a diventare nulla di nuovo (dunque di fresco), citando una serie di universi narrativi cinematografici che conosciamo tutti benissimo, tra cui Star Wars, dichiarandogli un amore sconfinato, ma senza apportarvi modifiche o letture in chiavi registiche e narrative differenti. Ci sono molti film e idee all’interno di questo blockbuster fantascientifico adulto, che in qualche modo è anche un buon dramma e film più spiccatamente sentimentale. Mi è piaciuto e non poco. Nonostante si tratti di un film riuscito parzialmente, molto grezzo e anche abbastanza goffo. Bellissimi e decisamente interessanti i dettagli della mani che si sfiorano e si toccano, si stringono e in alcuni casi si lasciano andare, mentre in altri non si lasciano più e vorrebbero stringersi all’infinito. Voglio vedere altri film ambientati in questo universo cinematografico così pieno di citazioni e idee. Non è bello ovviamente quanto Mad Max (che si può considerare un mezzo capolavoro ed instant cult), ma supera di gran lunga gli ultimi film della saga Star Wars, prendendone il meglio e proponendolo in una chiave anche differente, senza però osare mai troppo. Dal punto di vista tecnico risulta spettacolare. C’è un’effettistica mai esagerata, davvero scaltra nel suo alternare momenti terresti molto scarni, ad altri in orbita molto ricchi di eventi, colori ed effetti VFX vari. La sceneggiatura è di Peter Jackson, e non sempre risulta funzionale, poiché in più di un momento si percepisce una sorta di banalità davvero sorprendente all’interno di un prodotto cinematografico come questo. Non è un grande film (come comunque avrebbe potuto essere) perché ci sono degli errori anche legati al cast, ma proseguendo si potrebbe raggiungere un livello altissimo. Dunque, film consigliato sì! Nonostante non sia riuscito interamente.
TRAILER:
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