La La Land di Damien Chazelle Recensione
- Eugenio Grenna
- 20 apr 2017
- Tempo di lettura: 2 min

La La Land di Damien Chazelle. Altro film andato fortissimo agli Oscar, sei premi vinti, su 14 candidature. Scritto e diretto dal giovanissimo e bravissimo Damien Chazelle, regista nel 2014 del bellissimo “Whiplash”. Questo La La Land è ancora più bello, quasi un capolavoro. Una storia d’amore ambientata nella Los Angeles di oggi, tra un musicista Jazz e un’aspirante attrice, interpretati rispettivamente da Ryan Gosling e Emma Stone. Realizzato come un musical contemporaneo che omaggia i musical classici. Il film è stato presentato in anteprima alla settantatreesima mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dove la Stone si è aggiudicata la Coppa Volpi. La La Land è un bellissimo film, che ho visto due volte in sala per quanto mi è piaciuto. Colonna sonora spettacolare composta da Justin Hurwitz, compagno di università di Chazelle. Sceneggiatura decisamente ben scritta, grande regia di Damien Chazelle, che oltre ad omaggiare i classici girando questo film come cinema d’altri tempi. mette in atto diverse innovazioni cinematografiche, quali l’incredibile piano-sequenza iniziale. Sì, è un omaggio ai musical di una volte come “Cantando sotto la pioggia” di Stanley Donen e Gene Kelly. Ma è anche un film che vuole essere innovativo, fresco, moderno, infatti Chazelle fa partire il film con un bellissimo piano-sequenza su una sopraelevata bloccata dal traffico in cui la gente comincia a cantare e ballare. Ryan Gosling ed Emma Stone sono bellissimi, e la loro storia d’amore, con aspirazioni all’apparenza irraggiungibili, con problematiche legate ai sogni e alla distanza.. bellissimo come Chazelle costruisce il rapporto e l’unione tra i due. Per quanto mi riguarda la scena finale è la cosa più bella del film. Una musica capace di farci tornare indietro e rivivere in maniera diversa ogni cosa, ma una volta finita tutto torna come prima, ma ti rimane lo stesso qualcosa di diverso dentro, l’emozione ed il ricordo che rimangono e non scompaiono. Quello sguardo finale è la chiave di tutto il film. Insomma si è capito, ho amato La La Land, ho amato il modo in cui Chazelle inquadra i nostri protagonisti al tramonto e come li fa muovere. Dopo “Whiplash” un altro grande film… che sfiora il capolavoro.





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