La Favorita (The Favourite; 2018) di Yorgos Lanthimos – Film in sala
- Eugenio Grenna
- 1 mag 2019
- Tempo di lettura: 2 min

TRAMA:
Inghilterra, inizio del XVIII secolo. La regina Anna vede il suo rapporto con la sua consigliera e amante clandestina Sarah Churchill, la duchessa di Malborough, sconvolto dall’arrivo di Abigail, la giovane cugina della duchessa. Ben presto, gli equilibri di potere tra le tre donne finiranno per influenzare anche i rapporti tra la sovrana e la corte.
COMMENTO:
Negli ultimi anni, con il suo cinema diretto, surreale e animalesco di The Lobster e Il Sacrificio del Cervo Sacro, Yorgos Lanthimos è riuscito a dividere sia il pubblico che la critica. Mentre i cinefili hanno rivisto nelle sue immagini copie sbiadite ed eccessivi riferimenti ad opere passate, messi insieme in modo elegante ma impreciso, i più giovani vi hanno trovato un nuovo interessantissimo regista, autore di un cinema fortemente simbolico, metaforico, pieno di incalzanti personaggi, dinamiche, ostacoli e visioni. Oggi, con La Favorita, il regista e sceneggiatore greco cambia completamente volto, sorprendendo e non poco e mettendo finalmente tutti d’accordo. A restare è il suo stile diretto, senza peli sulla lingua, che anzi qui si fa ancora più sboccato, ironico, tagliente ed inesorabile, mentre l’intero impianto narrativo si fa più concreto, meno fantastico. Quello che sembra, a primo sguardo, uno script da noioso e per di più poco interessante dramma in costume, si trasforma dopo pochissimi minuti di visione in tutt’altro: molto di ciò che appare sullo schermo prende connotazioni surreali, grottesche, fra situazioni imbarazzanti e linee di dialogo brillanti, che non impiegano molto a far sorridere lo spettatore., Yorgos Lanthimos prende un’eccezionale sceneggiatura di Deborah Davis e Tony McNamara e la trasforma in un’opera cinematografica geniale, divertente, stilisticamente rigorosa e psicologicamente brutale, che fa dei contrasti il suo vero valore aggiunto. Mentre gli ambienti reali risultano puliti e signorili all’estremo, il linguaggio e le azioni di chi li abita sono sporchi, ruvidi, di una bassezza incredibile, parrebbe vita da strada. Ennesima conferma di come le apparenze ingannino. Nei panni di una spietata Lady Sarah, una Rachel Weisz bellissima e inquietante, in quelli di Abigail dovete invece immaginare una Emma Stone superba, capace di passare dalla povera cameriera bisognosa di aiuto a una fine stratega senza scrupoli in una frazione di secondo. Ad interpretare la regina Anna vi è una Olivia Colman eccezionale, che si mangia in un sol boccone le due interpretazioni femminili precedentemente citate. le è valso la Coppa Volpi femminile alla 75esima Mostra del Cinema di Venezia, così come a La Favorita è andato il Gran Premio della Giuria per la sua sboccata e solida messa in scena. Consigliato assolutamente sì!
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