Kingsman: the secret service (Id; 2014) di Matthew Vaughn
- Eugenio Grenna
- 21 ott 2017
- Tempo di lettura: 4 min

Mark Millar e Matthew Vaughn l’hanno rifatto .. con la partecipazione di Jane Goldman! Dopo il grandissimo film intitolato “Kick Ass” del 2010, colmo di violenza, spunti interessanti, divertimento e revisionismo, Mark Millar e Matthew Vaughn l’hanno rifatto. Per “Kick Ass” si trattava di prendere un fumetto scritto da Mark Millar e John Romita Jr, per “Kingsman secret service” si tratta di prendere un fumetto scritto da Mark Millar e Dave Gibbons. In sceneggiatura per quanto riguarda entrambi i film Matthew Vaughn torna a collaborare in sceneggiatura con Jane Goldman, brava sceneggiatrice e assidua collaboratrice di Matthew Vaughn.
Kingsman: the secret service Spy Movie con Colin Firth nei panni di un membro di un’organizzazione segreta che prende ordini dai poteri alti (o forse no) pur rimanendo molto segreta. Questa è la prima grossa differenza tra il fumetto e il film. Nel fumetto si trattava dell’M16, cioè il reale servizio segreto britannico mentre nel film si trattava di un’agenzia di spionaggio camuffata da organizzazione segreta che opera con metodi alquanto efficaci tra il vintage e il moderno. La prima cosa da dire su questo film è: GRANDISSIMO FILM. Uno spy movie come non se ne sono mai visti, uno spy movie che vuole essere parodistico ma allo stesso tempo riconoscente verso tutti gli altri spy movie del panorama cinematografico del momento. I kingsman sono molto nascosti all’interno della società inglese, i membri al suo interno si danno dei nomi come quelli dei personaggi del ciclo arturiano. Colin Firth è l’agente Harry Hart pseudonimo Galahad, Michael Caine è l’agente Chester King pseudonimo Artù, egli è il capo della Kingsman. Poi abbiamo Mark Strong agente della Kingsman nei panni di Merlino ed infine ci sarà la ricerca di un nuovo Lancillotto, poichè quello precedente lo vedremo morire in una bellissima scena di violenza più o meno all’inizio del film, a causa di una temibile e terribile killer con le gambe alla Pistorius chiamata Gazelle, interpretata dalla bellissima Sofia Boutella. Come sono questi agenti: Colin Firth nei panni di Galahad è una spia molto british, molto elegante e composta, ha sempre con sé degli occhiali da vista ed un ombrello, entrambe le cose avranno anche usi secondari. Galahad è una spia molto old school che preferisce l’educazione, lo stile, il rispetto ed infine le capacità da affinare alla perfezione, rispetto ad uno stile pacchiano, sgraziato e moderno volendo.
Il villain C’è una seconda cosa da dire molto importante per questo film, ovvero la presenza in uno spy movie di un vero cattivo. Ormai negli ultimi James Bond che mi sono comunque piaciuti davvero molto si hanno dei villain sempre meno cattivi e sempre più intimisti e deboli a causa di traumi o ferite del loro passato. Mentre in questo primo capitolo di Kingsman si ha un vero cattivone ovvero Richmond Valentine, un plurimiliardario che gestisce un’importe marchio tecnologico di telefonini, sim ecc alla Steve Jobs di Apple. Questo super cattivone ha una sua idea molto drastica per risolvere il problema della sovrappopolazione mondiale con l’aiuto di ondate di violenza e morte causate da impianti interni ai telefoni cellulari e sim che lui stesso ha progettato e che vorrebbe vendere al mondo intero che vedremo lanciarsi nei negozi per poter acquistare ogni cosa. Richmond Valentine è interpretato da un visibilmente divertito Samuel L. Jackson, un cattivone con la zeppola alla Silvio Muccino prima fase cinematografica, ma non ha soltanto la zeppola, Valentine ha davvero paura del sangue, infatti non vorrà mai vederne una goccia in tutto il film, nonostante un momento fondamentale di questo primo Kingsman. Questo temibile villain, ma in più di un momento anche goffo e divertente si fa accompagnare sempre da una donna, la sua killer Gazelle, di cui già accennato in precedenza.
Matthew Vaughn Esordisce con un bellissimo neo-noir metropolitano intitolato “The Pusher” con Daniel Craig nei panni del protagonista. Poi dirige un omaggio a “La storia fantastica” di Rob Reiner intitolato “Stardust” film fantasy dai toni epici con un grandissimo cast che però fu un floppone commerciale pazzesco. Dirige poi “Kick Ass” un grandissimo film, forse ancora più bello di questo Kingsman, poichè si trattava di una grande novità nel panorama cinematografico, revisionismo del superomismo da graphic novel colmo di violenza, divertimento, regia ricercata, sceneggiatura molto efficace e con parecchie strizzate d’occhio ad un particolare stile cinematografico, quello di Quentin Tarantino. Infine dirige un superhero movie più canonico intitolato “X Men: L’inizio”, bellissimo capitolo del franchise X Men in cui si parla di supereroi ma anche di nazismo. Arriviamo dunque a questo Kingsman primo capitolo, revisionismo dello spy movie da graphic novel.
Considerazioni finali Film divertente, garrulo, sessualmente promiscuo tendendo ad un cinema più etero che no (vedi scena finale), gratuitamente violento ma sempre ben fatto e ben dosato, volgarità liberatoria, killer e villain pittoreschi, cattivi iperbolici che vogliono comandare o addirittura distruggere il mondo. Film che è intriso di voglia di eleganza sartoriale, linearità tra eleganza e violenza in qualche modo. Uno spy movie scatenato censurato Rated R che si diverte moltissimo grazie ad un cast ben articolato che funziona dall’inizio alla fine, una regia molto molto buona ed una sceneggiatura altrettanto buona. Nota positiva per quanto riguarda la scene di scontri e violenza poichè sono veramente spettacolari, anche le più trucide e splatter volendo sono divertentissime, godibilissime e davvero spettacolari da vedere. Un esempio può essere la memorabile mattanza all’interno di una chiesa a cui prende parte Harry Hart/Galahad verso la seconda metà del film. Consigliatissimo!
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