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Inferno : Recensione


Inferno :

Film del 2016 diretto da Ron Howard e basato sull’omonimo romanzo di Dan Brown.

Tom Hanks riprende il ruolo del professore di simbologia Robert Langdon che avevamo visto nei due precedenti film “Angeli e Demoni” e “Il codice da Vinci”.

Il film è girato tra Firenze , Istanbul , Venezia , Budapest e altri luoghi.

Molto interessante il fatto che il film ruota attorno ad un grosso problema molto attuale, cioè la sovrappopolazione.

Il film parte con Robert Langdon (Tom Hanks) che si sveglia rincoglionito in una stanza d’ospedale a Firenze, forse qualcuno gli ha sparato, forse qualcuno lo ha drogato chissà.

Insieme a lui c’è una giovane dottoressa che forse in passato lo aveva già incontrato e per questo ha deciso di aiutarlo, lei è Sienna Brooks interpretata dalla bella e brava Felicity Jones.

Una prima parte del film molto interessante, in cui Tom Hanks soffre e non ricorda, assomiglia molto al personaggio di Christopher Plummer in “Remember”, in cui Robert e Sienna corrono e scappano da una donna in veste di carabiniere che vuole uccidere Robert, lei è interpretata da Ana Ularu.

C’è ancora una volta un mistero da svelare, perché un giovane psicopatico (Ben Foster) per risolvere il grosso problema della sovrappopolazione ha creato un virus, una nuova peste in grado di annientare l’umanità intera.

Più o meno la stessa cosa l’abbiamo vista in Kigsman-secret service con il personaggio dello psicopatico con la zeppola Richmond Valentine interpretato da Samuel L Jackson.

Grossa differenze tra le due parti del film, una prima un po’ più corsa e di ricordi e di mali alla testa ed una seconda con la storia dell’arte, in cui tutto comincia ad essere più ragionato, in cui non ci sono più le corse, ci sono delle camminate e ci sono delle emozioni.

Robert e Sienna verranno rincorsi non solo dalla donna in veste di carabiniere, ma da un uomo, che dice di essere della sanità, ed è interpretato da un serissimo Omar Sy, che avevamo visto bravissimo in Quasi Amici.

Un tema molto attuale che nel film offre una vasta gamma di operazioni a livello di trama e spunti sociali, Robert Langdon è tornato, forse un po’ acciaccato, forse con dei rimorsi, ma ancora una volta è deciso a scoprire la verità.

C’è Dante, ci sono le città italiane, c’è la verità e ci sono i misteri nella storia dell’arte, ci sono gli inseguimenti e l’azione, ci sono le società segrete, una di queste è capitante da Harry Sims interpretato da Irrfan Khan che avevamo visto bravissimo nel quasi capolavoro “La Vita di Pi”.

Un bel film che però metto al terzo posto nel senso che Angeli e Demoni a parer mio era decisamente interessante e più bello di questo, Angeli e Demoni essendo stato il primo capitolo quasi un cult.

Questo “Inferno” pur essendo un bel film credo sia meno bello dei due precedenti.

Bellissima la scena finale con il concerto, l’acqua colorata di rosso, il virus da contenere, emozioni, sentimenti all’interno del palazzo sommerso di Instabul.

C’è anche una bellissima scena con un discorso molto interessante tra Robert ed una sua vecchia fiamma, Elizabeth interpretata da Sidse Babett Knudsen in cui viene detto “le cose più importanti accadono sui portoni”.

Inferno.. un bel film molto interessante !

 
 
 

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