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Il domani tra di noi (The Mountain Between Us; 2017) di Hany Abu-Assad – Recuperato in home vi

TRAMA:

Alex e Ben, una coppia di sconosciuti, sopravvivono a un incidente aereo sulle montagne innevate degli Stati Uniti. Gravemente feriti, i due sono costretti a fidarsi ciecamente l’uno dell’altra e a trovare un modo per mettersi in salvo e proteggersi dagli elementi atmosferici.

COMMENTO:

Ci sono due grandi generi cinematografici che entrano in contatto all’interno di questo stranissimo ed interessantissimo film,il survival movie ed il disaster movie. Il titolo originale è The Mountain Between Us, molto più preciso e schietto. Al centro del film due capisaldi del cinema British imprestati al mainstream USA, Kate Winslet e Idris Elba. Incontratisi all’aeroporto di Salt Lake, i due, la prima photoreporter, sposa il giorno seguente, il secondo neurochirurgo, si accordano per viaggiare su un mezzo privato, causa annullamento voli. Dopo l’ictus del pilota, i sopravvissuti dovranno convivere e sopravvivere nell’ostilità di un deserto bianco, la montagna del titolo. Hany Abu-Assad (palestinese con cittadinanza israeliana) compie il più classico dei passaggi in territorio americano accettando di dirigere l’adattamento di “The Mountain Between Us”, romanzo di Charles Martin pubblicato nel 2011. D’altronde la vicenda narrata nel libro non poteva che trovare terreno fertile proprio nell’industria hollywoodiana, perversamente attaccata a queste storie dalla irrisoria credibilità. L’incredibilità del soggetto, che si potrebbe addirittura definire esile, sembra quasi volontariamente parodiata, messa alla berlina, in un accumulo talmente ostentato di cliché, situazioni inverosimili, sfortune e superficiali soluzioni narrative da mettere in dubbio la reale credibilità dell’operazione. Le dinamiche del film fanno sembrato il prodotto finale e dunque l’intero film una sorta di gioco, uno scherzo, una burla: meglio ancora, un semplice divertissement. Non troviamo una fotografia cupa e tetra, non percepiamo veramente il dolore fisico dei personaggi principali, non soffriamo per la loro situazione. E il motivo è semplice: non ne soffrono nemmeno loro. Perché, nel bel mezzo di una lotta per la sopravvivenza, essi pensano a farsi le foto, ascoltare la musica (l’autonomia di questi telefoni è veramente infinita) o fare l’amore, belli e puliti come fossero appena usciti da una doccia calda e rigenerante. Come odiare qualcosa di così innocuo, leggero e dimenticabile? Difficile farlo ma possibile. Il domani tra di noi è così piatto, privo di mordente e di drammaturgia seria e credibile, da apparire davvero un semplice popcorn movie di basso livello senza alcuna pretesa, di quelli che vedi una sera per poi scordartene il giorno dopo. Vuoi per il modo in cui è gestita in maniera pessima l’evoluzione della narrazione, o perché si ha una totale assenza di decisione rispetto al contestualizzare le azioni dei suoi personaggi, lo stesso per quanto riguarda il delineare con attenzione e profondità i caratteri dei protagonisti. Il risultato è un’opera grossolana che scade più volte nel ridicolo – volontario o involontario poco importa – e a cui poco viene incontro la bellezza dei paesaggi ripresi. Insomma un’estetica cinematografica molto patinata, che potrebbe far scivolare il film tra il trash ed il camp, a dominare, alla fine, è solo la noia. Anch’essa strettamente collegata all’imbarazzante struttura drammatica del film. Perché lo straniamento dovuto ai toni leggeri del racconto, ai dialoghi tra Elba e la Winslet in cui, in mezzo al nulla, in bilico tra la vita e la morte, iniziano a parlare dei rispettivi fidanzati, delle proprie mutandine e di tutto ciò che meno possa venire in mente in momenti simili, lascia poi presto il posto nella mente dello spettatore a una molto più comune indifferenza. Totale assenza di un peso drammaturgico causato da evento traumatico, totale assenza di credibilità emozionale e sentimentale (finale pessimo). Tutto appare superficiale ed inutile. Un vero peccato!

TRAILER:


 
 
 

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