Fortitude stagione 1 Recensione
- Eugenio Grenna
- 11 feb 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Fortitude è una serie televisiva britannica trasmessa da Sky Atlantic e dalla rete statunitense Pivot dal 29 gennaio 2015. Si tratta di un giallo ideato da Simon Donald e incentrato sull’investigazione di un omicidio in una fittizia cittadina della regione artica, con Stanley Tucci, Richard Dormer, Sofie Gråbøl, Christopher Eccleston e Michael Gambon tra i protagonisti. La trama di Fortitude è molto semplice : Fortitude, fredda e tranquilla comunità delle isole Svalbard, situata sull’isola Spitsbergen e composta per lo più da famiglie di minatori e ricercatori, può vantarsi di non conoscere episodi di criminalità. I suoi circa settecento abitanti sono meno numerosi degli orsi polari che popolano l’area, i quali rendono obbligatorio essere armati all’aperto, mentre la locale forza di polizia è solita occuparsi esclusivamente di operazioni di ricerca e soccorso. Un giorno viene tuttavia sconvolta da un brutale omicidio. Ad indagare sull’inusuale evento è lo sceriffo Dan Anderssen, con l’aiuto, poco gradito, del detective esperto Eugene Morton, appositamente arrivato nella cittadina da Londra. La vita scorre tranquilla a Fortitude, o almeno, scorreva tranquilla, perchè ora è stato ritrovato un corpo, appartiene ad un responsabile di un centro di ricerche locali, il ventre è aperto e ne fuoriescono le viscere, una situazione alla Alien, della serie un facehugger è appena uscito. Invece no, qualcuno ha tramortito quell’uomo e poi lo ha sventrato a mani nude, lasciando un orrendo spettacolo. Fortitude è una piccola località, i sospetti cominciano a dilagare, ognuno comincia a sospettare dell’altro, e forse ci renderemo conto che a Fortitude non sono tutti amici, anzi, ci sono diversi segreti in grado di mettere a repentaglio la vita di alcune persone. Infatti nel primo episodio avremo a che fare con un episodio emblematico, che ci farà pensare ad una corruzione da parte della polizia, ma niente è come sembra e quindi tutto cambia nel corso degli episodi. Ad indagare arriverà Eugene Morton da Londra, un esperto, che non sarà visto di buon occhio da nessuno, soprattutto dalla polizia locale.. La faccenda scoppia come un bubbone nell’apparente quiete bianca di Fortitude, dove la governatrice Hildur Odegard (Sofie Gråbøl) è assorbita dal progetto della costruzione di un hotel di ghiaccio che l’allucinante flusso dei nuovi eventi, però, rischia di arrestare. Nel frattempo seguiremo una tresca amorosa che metterà a repentaglio l’unione di una famiglia, ovvero tra un ex soldato (Nicholas Pinnock) che ora lavora nelle squadre di soccorso della polizia e la bellissima Elena Ledesma (Verónica Echegui), una che arriva non si sa bene da dove. Bellissimo l’incontro/scontro tra il poliziotto locale burbero, alcolizzato e forse corrotto Dan Anderssen (bravissimo Richard Dormer) e il metodo ed estremamente professionale Eugene Morton (eccezionale Stanley Tucci). Simon Donald è l’ideatore di questa notevole trappola di ghiaccio che dal proprio ventre restituisce, dopo eoni, cimiteri di mammut, fortune in avorio, tossine ambientali che fanno dar fuori da matti i cervelli contagiati e qualcos’altro di ancora più sinistro e pericoloso, che seguiamo con grandissimo coinvolgimento le dieci puntate della serie per arrivare infine a scoprire che cosa diavolo sia. Grande prima stagione, i cui punti forte sono davvero molti tra cui le ambientazioni, algide e desolate, sempre piene di neve e ghiaccio, la costruzione psicologica dei personaggi, una regia davvero sorprendente ed una notevole fotografia. Fortitude stagione 1 parte lenta per poi rivelarsi per ciò che è davvero, una perfetta trappola mortale, orchestrata nel minimo dettaglio.
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