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Fast And Furious 8 (2017) di F. Gary Gray


“Ti faccio andare i denti talmente in fondo alla gola che dovrai infilarti lo spazzolino su per il culo per lavarli”

Così dirà Luke Hobbs (The Rock), ormai personaggio chiave di questo fortunatissimo franchise cinematografico e dirà queste parole a Deckard Shaw (Jason Statham). Quest’ultimo è un personaggio che avevamo visto nella scena finale post credits di fast and furious 7. Questa allegra battuta verrà pronunciata in carcere, quando questi due personaggi si incontreranno dopo tanto in carcere. Alla regia di questo ottavo capitolo non c’è più il James Wan del bellissimo e commovente settimo capitolo, ma c’è F. Gary Gray, bravo regista di thriller e film d’azione degni di nota per esempio : “The Italian Job”, “Il risolutore”, “Giustizia Privata”, nonchè regista del recente “Straight Outta Compton” forse uno dei film più belli del 2015. In sceneggiatura c’è sempre Chris Morgan, ormai storico sceneggiatore di tutti i capitoli del franchise. Questo ottavo capitolo non mi ha commosso come il settimo, ma mi ha molto molto divertito. Dominic Toretto (Vin Diesel) e Letty (Michelle Rodriguez) sono a Cuba e forse stanno pensando a creare una vera e propria famiglia loro, ovvero un figlio. C’è un grande inseguimento per le strade dell’Havana, tra la gente e le piazze, grandi contraddizioni quindi, il poter sgommare tra la gente rischiando di ammazzare qualcuno pur rimanendo sempre il beniamino del pubblico e la pericolosità è sempre safe. La famiglia allargata stavolta finirà per dividersi perchè Toretto dovrà allearsi con una cyber terrorista (una fichissima Charlize Theron con i rasta) che vuole mettere le mani su delle testate nucleari. Torna quindi questo tormentone del cattivone di turno che vuole mettere fine alla vita del mondo intero usando mezzi poco realistici e del tutto impossibili. Avevamo già visto questi cyber terroristi in cerca di testate nucleari per distruggere il mondo nell’ultimo capitolo orribile di XXX con Vin Diesel, li rivediamo qui in un film decisamente più bello. Metaforica inoltre la croce rovesciata sul collo di Toretto, una croce che avrà anche una certa importanza in una scena chiave del film riguardante una donna e un bambino. Perchè forse il passato di Toretto è tornato a cercarlo, un passato che forse anche lui aveva dimenticato o meglio che forse noi avevamo dimenticato. Hobbes (The Rock) viene costretto quindi a tornare in azione per aiutare la squadra solitamente capitanata da Toretto a cercare proprio Toretto. La squadra in cerca del suo leader, che non crede, che forse capisce che c’è qualcosa che non va. Kurt Russell torna in versione Man In Black, questa volta insieme a lui c’è Scott Eastwood, decisamente non ai livelli del padre, infatti la recitazione di Scott non è proprio il massimo. C’è una bellissima scena sul ghiaccio in cui vedremo un sottomarino comportarsi come uno squalo, uscire e rientrare dal ghiaccio per rincorrere le auto e Lamborghini che slittano e cercano di fuggire, scena spettacolare e divertentissima. Il film a me è piaciuto abbastanza, ha una gran bella effettistica, una buona regia ovviamente non ai livelli di Wan che era ai limiti della perfezione, un cast corale che funziona come al solito, infatti la squadra è sempre divertentissimo. Nota positiva : una Helen Mirren inaspettata nel ruolo di una coattona volgare inglese, nonchè madre dei due fratelli criminali Shaw che in momenti diversi aiuteranno Toretto (Vin Diesel) e la squadra di Toretto. F. Gary Gray ci sta alla grande in questo progetto cinematografico, riesce quindi nell’impresa, per me davvero inaspettato, un ottavo capitolo niente niente male.

 
 
 

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