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Domani è un altro giorno (2019) di Simone Spada – Film in sala

TRAMA:

La storia della profonda amicizia tra Giuliano (Marco Giallini), attore piuttosto noto che vive e lavora a Roma, e Tommaso (Valerio Mastandrea), insegnante e ricercatore nel campo della robotica trasferito in Canada. Tra momenti divertenti e altri drammatici, humour, complicità e commozione, i due si ritroveranno a trascorrere quattro indimenticabili giorni insieme. Seduttore e innamorato della vita, Giuliano è condannato da una diagnosi terminale il suo compito più doloroso è trovare una sistemazione a Pato, il suo meraviglioso e tenerissimo amico a quattro zampe.

COMMENTO:

Truman (2015) regia di Cesc Gay – Spagna/Argentina Domani è un altro giorno (2019) regia di Simone Spada – Italia Il primo titolo: un film molto bello con un grande Ricardo Darìn (Il segreto dei suoi occhi), che è molto probabilmente il miglior attore argentino degli ultimi anni. L’amico invece era un ottimo attore spagnolo, Javier Càmara, nella versione originale in una prova più controllata, meno drammatica ed in sottrazione rispetto a quella del nostro Mastandrea. Della versione originale due elementi mancano totalmente: 1)La capacità drammatica sconfinata di Darìn, a suo agio nel dramma quanto nell’action, capace dunque di momenti di pianto e commozione davvero struggenti e credibili. 2)Una bellissima scena di sesso tra due personaggi abbastanza importanti (di cui non faccio nomi per questioni di spoiler), in cui mentre si faceva l’amore ci si lasciava andare del tutto ed entrambi piangevano e si stringevano l’uno all’altra ancora di più..una delle sequenze più belle dell’intero film. Domani è un altro giorno è un remake molto bello, quasi sorprendente. Regge su due interpretazioni incredibili. Marco Giallini che sostituisce e per certi versi supera Darìn, dimostrando ancora una volta di essere tra i migliori attori italiani del momento. Valerio Mastandrea che sostituisce e certamente supera l’interpretazione dello spagnolo Camàra. L’ambientazione puramente romana attribuisce significati e sottotesti al film molto interessanti, così come il gioco sulla reale amicizia tra i due attori. Un’amicizia viscerale e profonda che li unisce da quando i due ancora erano due persone qualunque all’interno del panorama cinematografico italiano e non avevano raggiunto la fama ed il riconoscimento attuale. Così come alcune scelte del film che si scontrano drammaticamente con le reali vicende accadute ad uno dei due attori protagonisti, Marco Giallini. Un film per certi versi anche più triste dell’originale, nonostante cerchi sempre il momento di ironia amara e di divertimento, grazie al volto così potente e realmente cinematografico ma anche teatrale di Giallini, qui spalleggiato da una prova incredibile di Mastandrea, imbolsito, senza capelli, con la pancia e costantemente depresso e abbattuto, a parte alcuni momenti di sollievo. Un Mastandrea dalle parti di Bill Murray e del Casey Affleck di Manchester By The Sea. Sicuramente una delle migliori interpretazioni delle sua carriera. Un film sull’amicizia, quella vera, che nulla può scalfire o far vacillare, quella in cui si vuole così bene che si è disposti a tutto, persino alleviare il dolore di un amico, aiutandolo a farla finita prima che cominci a soffrire davvero. Ma è anche un film sulle insicurezze, sulle debolezze degli uomini (e quindi i tradimenti ed una sorta di sindrome di Don Giovanni), sui rapporti di fiducia e amore tra cani e padroni e sul significato reale della famiglia. Giallini ha un volto da cinema così potente, aggressivo, espressivo, e puramente poliziesco (da Hard Boiled), tale da risultare dunque un po’ macchinoso e distante nei momenti di pianto e vero dramma, manca di credibilità. Mentre è commovente e da applausi nei momenti di racconto, confessione, apertura agli altri, e di gioco con i propri sentimenti. Tutto questo è venuto fuori per esempio a livelli incredibili nelle prime due stagioni dell’ottima serie tv italiana poliziesco/drammatica Rocco Schiavone, tratta dai bellissimi libri di Antonio Manzini. Tornando a parlare del film, Domani è un altro giorno non è un film qualunque, è inevitabilmente pesante e significativo perché racconta senza filtri quello che avviene nella vita di una persona nel momento in cui questa sta per morire e tutti lo sanno. Ma allo stesso tempo è anche molto vitale, profondo e a suo modo poetico. Perché sempre in movimento, ricco di dialogo e scambio di opinioni a proposito di tematiche molto varie. Commovente la sequenza finale in aeroporto. Per i padroni di cani (che possono immedesimarsi anche meglio nelle situazione) lo è ancora di più. Lo era nella versione originale, ma in questo remake lo è ancora di più. Domani è un altro giorno, un film da vedere, davvero un bel remake. Prima però va recuperato assolutamente Truman, film originale del 2015, che è una piccola perla da non perdere. Consigliato sì!

TRAILER:


 
 
 

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