Deepwater-inferno sull’oceano : Recensione
- Eugenio Grenna
- 16 ott 2016
- Tempo di lettura: 3 min

Deepwater-inferno sull’oceano :
Film del 2016 diretto da Peter Berg Basato su fatti realmente accaduti, il film è incentrato sull’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon e sul successivo disastro ambientale avvenuto nell’aprile 2010, raccontando lo sforzo e il coraggio di alcuni uomini per salvare il maggior numero di vite.
Chi è Peter Berg : un regista molto interessante che ha fatto cose strane e cose molto belle, partito come attore e diventato in seguito regista e sceneggiatore.
Nel 1998 esordisce alla regia con il film “cose molto cattive” una bella commedia noir con Cameron Diaz e Christian Slater tra gli altri.
Per poi dirigere nel 2003 un divertentissimo action movie nell’Amazzonia “il tesoro dell’Amazzonia” con The Rock, Seann William Scott, Rosario Dawson e Christopher Walken.
E poi nel 2007 e nel 2008 dirige due film molto interessanti molto diversi tra di loro, e sono “The Kingdome” e “Hancock”.
Degno di nota anche il film che diresse nel 2013 “The Lone Survivor” sempre con Mark Wahlberg, anche quello tratto da una storia vera.
Quest anno Peter Berg va fortissimo perché arriva con due film, uno è molto interessante e me lo sono visto qualche sera fa in sala, “Deepwater-inferno sull’oceano”, l’altro uscirà a breve e si intitolerà “Patriots Day” anche questo tratto da eventi realmente accaduti, in cui tornerà Mark Wahlberg nei panni del protagonista.
Com’è questo Deepwater Horizon, il titolo originale del film :
Peter Berg è un bravo regista e sa come affrontare certe dinamiche, il film ha una prima parte molto interessante, vediamo le diverse vite e famiglie delle persone che troveremo in seguito a bordo della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon.
Che belle le scene di Mark Wahlberg e la sua famiglia, in cui vediamo una bellissima Kate Hudson nei panni della moglie.
Occhio che proprio in una delle prime scene, all’interno della cucina della casa di Wahlberg qualcosa preannuncerà il disastro che avverrà in seguito sulla piattaforma.
E poi vedremo la vita prima della piattaforma di Andrea Fleytas (Gina Rodríguez) che non riuscirà a far partire la sua auto d’epoca e per questo dovrà farsi accompagnare in moto dal fidanzato.
Quindi vita prima della piattaforma , quindi famiglie e case differenti, Clint Eastwood più o meno ci aveva fatto vedere la stessa cosa in quel bellissimo film su Chris Kyle “American Sniper” la vita di Chris prima e dopo i vari turni di combattimento.
Arriviamo alla vita sulla piattaforma, tutti arrivano in abiti civili, la piattaforma come seconda casa/seconda famiglia, in cui a comandare è un cowboy, un uomo di frontiera, altri non è che Kurt Russell nei panni di Jimmy Harrell, con un baffone che abbiamo visto di recente nel bel “The Hateful Eight” e “Bone Tomahawk”.
Ma lui è lì soltanto per gestire gli uomini e il lavoro, perché chi la possiede e chi mette i soldi è il cinico e senza scrupoli Donald Vidrine interpretato molto bene da John Malkovich, che per la prima volta non recita per tutto il film con il suo solito labbrotto sporgente.
Improvvisamente il petrolio uscirà fuori, gli uomini non possono più contenere , non possono più controllare e allora parte una bellissima seconda parte del film, in cui gli uomini devono cercare di sopravvivere e devono sporcarsi per farlo, tutti saranno sporchi, qualcuno non vedrà più, altri impazziranno.
Peter Berg riesce nell’impresa dirigendo un grande cast che riesce a far funzionare molto bene, Mark Wahlberg si conferma un’altra volta come buon attore e Kurt Russell..immenso.
Grandi effetti speciali, dinamiche famigliari, dinamiche relazionali tra uomini molto diversi Malkovich-Russell e il fuoco e il petrolio.
Deepwater-inferno sull’oceano, non male, molto interessante, un buon film !





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