Captain Marvel (Id; 2019) di Anna Boden e Ryan Fleck – Film in sala
- Eugenio Grenna
- 1 mag 2019
- Tempo di lettura: 3 min

TRAMA:
A metà degli anni Novanta, Carol Danvers lascia la Terra per entrare in un corpo militare intergalattico Kree. Destinata a diventare una degli eroi più potenti dell’universo, si ritroverà a combattere contro gli Skrull, più pericolosi che mai, e il loro leader Talos, pronto a un’invasione senza precedenti.
COMMENTO:
“IO NON DEVO DIMOSTRARTI NIENTE’ È questo molto probabilmente il passaggio in sceneggiatura più potente ed evocativo a livello di donna forte, figura femminile che sovrasta l’uomo e per la prima volta lo domina, perché lei è più forte e non deve più dimostrargli niente. Interessante e molto, leggere l’intero film in chiave politica e morale, in un contesto internazionale di women’s power post scandalo Weinstein e conseguente rinascita, emancipazione e sempre più potere alla figura femminile al’interno degli ambienti cinematografici (americano prima di tutto). Già ci aveva provato Patti Jenkins nel 2017 con Wonder Woman per la DC, un film più che discreto che aveva come protagonista un’eroina donna. Nel 2019 è la volta della Marvel. II tentativo è capitanato da un interessantissimo duo di sceneggiatori e registi, Anna Boden e Ryan Fleck. Il duo che nel 2010 fece uno dei migliori film ospedalieri degli ultimi anni, 5 giorni fuori, indimenticabile il momento musicale sulle note di Under Pressure (Queen+David Bowie). Captain Marvel supera le aspettative e si rivela un film piuttosto bello. Vuoi perché la protagonista è una fantastica e potentissima Brie Larson, reduce dall’oscar per Room, vuoi perché il Samuel L. Jackson ringiovanito di 20 anni o più è uno dei più divertenti e godibili (anche e soprattutto a livello di presenza scenica) visti da un pezzo (e Samuel L. Jackson è davvero ovunque a livello di produzioni filmiche) o vuoi perché il dramma così come le ambientazioni terrestri sono tutte gesite con grande controllo. Insomma Captain Marvel è un gioiellino di humor (indimenticabile il gatto), action, pathos, grande divertimento e fantascienza. Sì..fantascienza perché questo film si distanzia da tutti i suoi simili, ed anziché assomigliare a Captain America o Hulk o Iron Man per esempio, sembra avvicinarsi più al modello filmico di Star Trek e Star Wars. Ci sono alcune sequenze molto belle in cui ha grande respiro quello che si può considerare il dramma (inteso come genere) in una bellissima ‘Farm’ della Louisiana. Sorprendente la fotografia di questo film. Interessante la prima scena post credit che lancia una sorta di assaggio legao ad Avengers Endgame, molto divertente la seconda. Ottima la componente umoristica del film, mai eccessiva, sempre controllata. Ecco perché il duo in regia è stato una scelta vincente. Viene da un bellissimo film ospedaliero sempre in bilico tra la commedia ed il dramma…chi meglio di questo duo dunque per gestire i due generi in un blockbuster supereroistico. A proposito di Blockbuster, divertente una delle prime scene del film che lo riguardano e lo hanno come “protagonista’ e primo luogo terrestre visitato. Proprio perché tutti sappiamo che la catena Blockbuster è pressoché fallita e restano 1..massimo 2 sedi e nulla di più. La marvel ne abbatte una di queste..messaggio indiretto? La scena è molto divertente. Ottimo il villain e la colonna sonora, spicca nel finale l’epica Come As You Are (1992) pezzo storico dei Nirvana e quindi Kurt Cobain. Per concludere: Captain Marvel è un ottimo origins movie, che sorprende per la sua scrittura e la sua inattesa componente emozionale. Mi sono divertito molto e spero di vedere presto altri sequel. Andate al cinema..andate a vedere Captain Marvel. Ne vale la pena. Consigliato sì!
TRAILER:
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