top of page

Bright (Id; 2017/2018) di David Ayer


Nick Jakoby (Joel Edgerton): I think we might be in a Prophecy.

Daryl Ward (Will Smith): We’re not in a Prophecy, all right?

Nick Jakoby (Joel Edgerton): How do you know?

Daryl Ward (Will Smith): We’re in a stolen Toyota Corolla.

LA SINOSSI: In una Terra alternativa gli umani coesistono con creature fantastiche, come orchi ed elfi, che sono gli unici a poter usare la magia. Questo fa di loro una classe privilegiata, una sorta di equivalente dell’1% come li definisce il regista David Ayer, mentre gli orchi sono i più umili nella scala sociale, fanno lavori faticosi e nessuno si cura di loro finché non si danno alla delinquenza. La polizia infatti li perseguita e in più di un caso ne ha tormentati di innocenti. Proprio questa tensione razziale ha dato il via al programma di “diversity” che crea il punto di partenza del film: un agente nero, Daryl, si ritrova come partner Nick, il primo poliziotto orco di Los Angeles. Durante una ronda notturna di routine i due scoprono un potente artefatto, una bacchetta magica che si pensava fosse andata distrutta e di cui invece è in possesso di Tikka, una giovane elfa. La bacchetta è così potente da uccidere qualunque umano cercasse di usarla. È stata creata dall’antica strega elfica Leilah, che naturalmente ne vuole tornare in possesso, per mettere in atto progetti rivoluzionari.

IL COMMENTO: Bright è una produzione estremamente costosa per Netflix, con un budget che pare sia intorno ai 90 milioni di dollari (superato solo da quello di The Irishman di Scorsese). Il tentativo di realizzare un blockbuster fantasy poliziesco, direttamente per la piattaforma streaming ignorando le sale, ne fa un progetto rivoluzionario. Per la regia ci si è affidati a David Ayer, che ha dimostrato di saper padroneggiare sia dure storie di polizia con End of Watch – Tolleranza zero, sia situazioni più fantastiche con Suicide Squad. Stroncato dalla critica USA e definito inoltre in patria come uno dei peggiori film del 2017. Ancora una volta un film Netflix che per quanto mi riguarda riesce a raggiungere tutta la sua potenza. Ritorno alle origini di David Ayer (qui soltanto regista), in sceneggiatura c’è Max Landis (figlio di John, Max scrisse quel bel film b movie ricco di violenza e droga intitolato American Ultra). Bright è un ibrido semplicemente spettacolare tra il genere poliziesco, il fantasy ed il buddy movie. Quindi Training Day ma anche End Of Watch, incrociati con Il signore degli anelli che va ad incrociarsi a sua volta con film quali Arma Letale e Bad Boys. Infatti ciò che più definisce questo film per me molto bello è la sua fierezza di poliziesco fantasy che fa del suo divertimento e della sua messa in scena piuttosto originale e spettacolare un grande punto di forza per poter raccontare la nostra di realtà e non la sua. Molto divertimento ma anche tanta critica sociale che viene evidenziata da tematiche quali la segregazione razziale, la corruzione, il rapporto tra poteri forti e criminalità, la povertà, la grande differenza tra ceti sociali, l’abuso di potere e molto altro. Un elemento molto interessato di Bright è quello legato al suo essere girato e svolto quasi interamente i notti scure e fortemente piovose alla Suburra di Stefano Sollima, altro grande film che indagava a fondo il rapporto tra criminalità e poteri forti. Quindi questa pioggia così forte e potente che diventa anch’essa un vero e proprio personaggio della storia, il cui compito è quello di affogare tutto e tutti e quindi di ripulire le strade e le città da tutta quella violenza e quel marcio che ogni giorno sono più o meno sotto gli occhi di tutti. L’eccellente fotografia di Roman Vasyanov consente il gioco tra questo buio intenso, i colori della pioggia che molto spesso vengono a mescolarsi con i colori e le sfumature delle pallottole scaturite dalle sparatorie spettacolari in notturna che fanno di questo film un bel film poliziesco in piena regola, con poliziotti corrotti e poliziotti buoni che si incontrano e scontrano tra le strade della loro città. La sceneggiatura è molto interessante e ben scritta, questo perchè crea un universo cinematografico assolutamente affascinante ed apprezzabile che assomiglia molto alla nostra realtà contemporanea, ne è una profonda metafora, un gioco dello specchio insomma. La regia di Ayer invece come sempre (fatta eccezione per Suicide Squad e pochi altri film) riesce nell’impresa di realizzare grandi sequenze e buoni momenti di pathos e action, non è da scordare che Ayer fece quel bellissimo ma sottovalutatissimo film intitolato Fury. L’elemento Buddy Movie di Bright è altrettanto divertente quanto tutto il resto, questo perchè Will Smith e Joel Edgerton sono al loro meglio e si divertono visibilmente a creare questa strana coppia che forse si odia o forse si vuole bene. Così diversi ma allo stesso tempo così uguali, due fratelli di due razze diverse. Ma è ancora corretto parlare in termini di razza? Bright sembra voler porre questa domanda come molte altre. Sta allo spettatore cercare una risposta in seguito alla visione. Bright, un film quasi molto bello!!

 
 
 

Comentarios


Modulo di iscrizione

3662927951

©2020 di Hunting For Movies. Creato con Wix.com

bottom of page