American Horror Story Roanoke 6×08 : Recensione
- Eugenio Grenna
- 11 nov 2016
- Tempo di lettura: 2 min

American Horror Story Roanoke , sesta stagione , ottavo episodio. Come dicevo sono reduce dall’ottavo episodio di questa stranissima e spesso interessantissima sesta stagione di American Horror Story , una stagione che fino a questo momento aveva mantenuto un livello veramente alto , che mi aveva spinto a considerarla e a parlarne come della migliore stagione di American Horror Story fino ad ora. Ma purtroppo a quanto pare mi sono sbagliato , perchè questo ottavo episodio distrugge un gran bel lavoro fatto sugli episodi precedenti. Non parliamo più di horror intelligente seppur molto violento , qui parliamo di Gore , di splatter fine a se stesso senza troppi problemi. In questo ottavo episodio ci troveremo ancora una volta nella fattoria della reale famiglia cannibale dei Polk , al suo interno ci sono mamma anziana , e i tre figli , uno di questi ama fare foto , e infatti girerà ogni sua tortura con una videocamera. Conosceremo la storia di Piggy Man , ecco spiegato il collegamento alla prima stagione di American Horror Story. Tre donne sono chiuse nella fattoria , e finiranno per diventare cavie umane delle peggiori torture ed “esperimenti” da parte della famiglia Polk. Non mi è piaciuto per niente questo ottavo episodio , a parer mio sembra un brutto tentativo di emulare lo stile dei Saw (decisamente fatti meglio e decisamente più divertenti) e dei peggiori film gore usciti. Violenza fine a se stessa , torture che non aggiungono di certo spessore a questa stagione , non sono infastidito perchè queste scene mi hanno shockato , sono infastidito perchè non ne ho visto il motivo , per ora era una grandissima stagione , poi per disturbare un po’ il pubblico Murphy decide di piazzare a caso una bella puntatona intera di torture e violenza senza niente di più … peccato !
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