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Se ci conoscessimo oggi (When We First Met; 2018) di Ari Sandel


Noah Ashby: I’m stuck here, and the girl that I love is dating someone else. Is that what you’re saying?

Chad: Yeah. Story of my life.

Noah Ashby: No, It’s not the story of your life, because you’re not a time traveller, Chad!

LA SINOSSI: Noah trascorre una notte d’amore con la ragazza dei suoi sogni, Avery. Ma al risveglio lei lo relega nella ‘zona amico’. Trascorreranno tre anni in cui Noah si chiederà che cosa ha sbagliato quella notte fino a quando scoprirà di avere il potere di tornare indietro a quel momento facendo un viaggio nel tempo.

IL COMMENTO: L’idea alla base sarebbe stata anche buona. Come poter conquistare finalmente la ragazza di cui eravamo follemente innamorati da ragazzi, tornando indietro nel tempo e rivivendo sempre lo stesso giorno per poi subirne le tante conseguenze differenti. Peccato però che la sceneggiatura abbia tanti elementi negativi e pochi positivi. C’è una parte del film che è realmente terribile, in cui una ricerca disperata della comicità rende il tutto un po’ triste. Per fortuna la seconda parte del film alza l’asticella e il tutto diventa un pochino più guardabile attraverso differenti visioni della vita, dell’amore e dell’amicizia, sempre messe in scena con una certa dose di banalità, ma comunque migliori rispetto a tutto il resto. Alexandra Daddario per fortuna svolge il ruolo di “ragazza del desiderio” per cui tutta l’attenzione si concentra su di lei e non sull’anonimo protagonista interpretato da un pessimo Adam DeVine. Peccato soltanto che la Daddario non abbia nel film la giusta importanza e la giusta presenza scenica, da quella più sensuale alla Baywatch e True Detective, alla più canonica. Una versione demenziale di questo film sarebbe stata davvero molto più bella per quanto mi riguarda, ma il cinema demenziale fatto bene, alla Farrelly Brothers. Non è accettabile questa forma cinematografica molto timida e per nulla coraggiosa che quindi non riesce ad essere nè cinema rom-com, nè cinema demenziale. Se ci conoscessimo oggi è quindi un film abbastanza brutto e non vale quindi la pena di vederlo su Netflix e per fortuna non è stato distribuito in alcuna vera e propria sala cinematografica. Si tratta di un pessimo tentativo di rileggere l’ormai cult e bellissimo “Ricomincio Da Capo” (1993), che dovrebbe ormai essere lasciato in pace, perchè quel modello di commedia è unico e irripetibile, e poi in quel film si aveva la grande presenza scenica di Bill Murray, cosa che questo filmetto Netflix proprio non ottiene.

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