Go with me : recensione

Go with me,distribuito in seguito con il titolo “Blackway” film thriller ma anche western moderno diretto da Daniel Alfredsson,che aveva diretto il secondo e il terzo film della trilogia svedese Millennium.. Go with me è un western autunnale/invernale,presentato fuori concorso,alla settantaduesima mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. La trama è molto semplice,Lillian (Julia Stiles) è una cameriera in questa cittadina americana in mezzo al nulla,tra i boschi innevati e fangosi,al confine tra Stati Uniti e Canada. Lillian viene molestata,seguita e picchiata da un pazzo,Blackway,interpretato da un bravissimo Ray Liotta,un vice sceriffo con cui nessuno vuole scontrarsi, che in quella cittadina fa le peggio cose senza mai essere toccato. Un giorno questo Blackway le ammazza il gatto,la polizia non vuole aiutare Lillian,le viene però detto di chiedere aiuto alla segheria. Lì conoscerà un anziano attempato interpretato da Anthony Hopkins e un giovane scemo interpretato da Alexander Ludwig,che la aiuteranno a scovare Blackway per eliminarlo. Un film completamente folle,tra boschi innevati e fangosi,tra Cold In July e Un gelido inverno,questo improbabile trio mi ha entusiasmato,tre folli in cerca di vendetta che vagano in queste terre desolate,Go With Me,veramente un buon film.

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