Beata Ignoranza di Massimiliano Bruno Recensione
- Eugenio Grenna
- 20 apr 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Beata Ignoranza, quinto film da regista di Massimiliano Bruno. Uscito nel 2017, diretto da Massimiliano Bruno, scritto da Herbert Simone Paragnani, Gianni Corsi e lo stesso Massimiliano Bruno. Il film riprende il concetto degli smartphone, dei social network che stanno cambiando sempre di più le nostre vite. Osserviamo due uomini completamente diversi, Ernesto e Filippo. Ernesto è interpretato dal grandissimo Marco Giallini che abbiamo visto recentemente nella prima stagione di “Rocco Schiavone”. Ernesto è un professore di italiano, tradizionalista, che non accetta questo imporsi dei social network e del mondo virtuale sulla società. Filippo, interpretato da Alessandro Gasmann invece è tutto il contrario, è completamente dipendente da queste innovazioni tecnologiche, dallo smartphone ai social network. Il film parla di rivalità maschile, Ernesto e Filippo si ritrovano dopo tanti anni a dover insegnare nella stessa scuola. Ernesto legge poesie ai suoi alunni, divertentissima la lettura di “A Zacinto”. le recita e le ama. Filippo fa lezione con le app e con il telefonino. I due riescono a renderlo qualcosa di più, rendendolo molto interessante. Il film è una presa in giro su chi è dipendente dai social network, ma anche su chi è contrario. Bello il modo in cui viene analizzato il passato dei due uomini che forse si sono trovati ad amare la stessa donna. Improvvisamente torna una figura femminile dal passato dei due uomini. Lei è Nina, interpretata bene da una cazzutissima ma anche molto sensibile Teresa Romagnoli. I due dovranno prendere parte ad una sfida, ovvero scambiarsi i ruoli. Esilarante, ma anche malinconico sotto un certo aspetto. Bella contrapposizione di uomini, bella sceneggiatura e due buonissime interpretazioni. Occhio alla storiella sentimentale che verrà a crearsi nel corso del film tra la Bilello e Giallini, perchè forse non tutto è rosa e fiori e forse i social network sono in grado di rovinare ancora le nostre vite e il personaggio di Giallini se ne renderà conto. Beata Ignoranza.. un bel film di un bravo regista !
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