A proposito di Davis : Recensione
- Eugenio Grenna
- 8 gen 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Questa è una recensione speciale, non si tratta di un film uscito in sala in questi giorni o comunque recentemente, ma di un film che possiedo in bluray e che non vedevo da un po’. Il film in questione è : A proposito di Davis intitolato in originale : (Inside Llewyn Davis). film del 2013 diretto e sceneggiato da Joel ed Ethan Coen e con protagonisti Oscar Isaac, Carey Mulligan, Justin Timberlake e John Goodman. Si ispira alla vita del cantante folk Dave Van Ronk, attivo a New York negli anni sessanta. Ha partecipato in concorso al Festival di Cannes 2013, dove ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria. C’è molto da dire su questo ennesima grande fatica dei fratelli Coen, è un film bellissimo sullo scenario folk newyorchese del Greenwich Village, citato ed inquadrato parecchie volte. Il nostro protagonista è Llewin Davis (un bravissimo Oscar Isaac), un cantautore folk. Bellissima la definizione di folk music, data sul palco dopo l’esibizione da Davis : se non è mai nuova o se non mai vecchia allora è una canzone folk. Ed intanto anticipa la risata perchè sa che la gente riderà della sua battuta, come infatti accade. Davis è un cantautore folk, ma allo stesso tempo uno squattrinato, un perdente, che nella sua vita non si è mai spostato veramente, come infatti gli verrà detto dal personaggio di Jean interpretato da Carey Mulligan. Gira per New York ogni giorno in cerca di un tetto sopra la testa per la notte, infatti lo vedremo chiedere un divano o un letto a casa di diversi amici presso cui si recherà nel corso del film. Il film inizia con Davis che ha un problema con un gatto, è un gatto rosso che gli scapperà e lui dovrà inseguirlo, rincorrerlo, ma poi lo perderà del tutto e allora dovrà andarlo a cercare e ritrovarlo per poterlo portare in seguito dai suoi padroni, degli amici che spesso offrono il divano per la notte a Davis. Davis ha un problema con il passato che non vuole affrontare, c’è la sua “avventura” con il gatto che dovrebbe rappresentare l’odissea un’altra volta, poichè è un elemento costante nel cinema Coeniano come per esempio in “Fratello dove sei ?”. I fratelli Coen sono dei registi molto sottili, molto precisi, non c’è mai disordine nei loro film, c’è sempre un grande ordine nella composizione dell’inquadratura che però nasconde dietro un grande nonsense. Questa combinazione di nonsense drammaturgico con un grande rigore nella messa in scena crea il grande universo cinematografico dei fratelli Coen. In “A proposito di Davis” infatti c’è tutto un senso Coeniano, anche quando sembra non esserci alcun senso. C’è la solita componente Coeniana, ovvero la presenza costante di un preciso black humor che rende i loro film ancora più incisivi e significativi. Oscar Isaac è fantastico nel ruolo di Llewin Davis, un eroe non particolarmente simpatico e nemmeno particolarmente eroe. Un perdente (come spesso vengono definiti i protagonisti dei fratelli Coen, infatti a quanto pare i Coen amano i perdenti e gli stupidi e i loro film ne sono piani, per esempio in Burn After Reading, per me uno dei loro migliori film insieme a Non è un paese per vecchi e Fargo se ne trovano molti). Davis è un perdente di cui si servono i Coen per raccontarci una parabola sull’arte e sui disagi dell’arte, sulla rassegnazione, sul Destino come forza potente e a noi invisibile e il cerchio, un altro elemento fondamentale del cinema Coeniano. Alla fine del film i Coen non ti danno alcuna risposta. Questo è un Coen minore, perchè non raggiunge mai la potenza di altri loro film come “Fargo” o “Non è un paese per vecchi” o il già citato “Burn After Reading”. Ma pur essendo un Coen minore è un bellissimo film. Ci sono una grande regia e una bellissima sceneggiatura dei fratelli Coen, oltre che una bellissima fotografia di Bruno Delbonnel, francese, nominato all’oscar alla miglior fotografia nel 2002 per “Il favoloso mondo di Amelie”. Inoltre una bellissima storia travagliata e problematica tra Davis e il suo passato, che cosa c’è stato prima di ciò che accade nel film ? chi lo sa .. unitevi al viaggio malinconico, e incisivo, accompagnato da ballate folk e da una grande ironia… non ve ne pentirete ! A proposito di Davis, veramente molto molto bello, è sempre un grande piacere rivedere i fratelli Coen !
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