top of page

12 Soldiers (12 Strong; 2018) di Nicolai Fuglsig


 “Promettimi che tornerai a casa” LA SINOSSI:  Ispirato al libro di Doug Stanton “Horse Soldiers”, 12 Soldiers, il film diretto da Nicolai Fuglsig, racconta dei primissimi soldati americani che si fecero strada in Afghanistan a pochi giorni dall’attacco delle Torri Gemelle di New York. Si tratta di una vicenda poco nota e diffusa solo da qualche tempo. All’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001, infatti, un gruppo di 12 uomini (Michael Shannon, Michael Peña, Trevante Rhodes, Geoff Stults, Thad Luckinbill, Austin Stowell, Ben O’Toole, Austin Hébert, Kenneth Miller, Kenny Sheard e Jack Kesy) paramilitari della CIA e delle forze speciali statunitensi, partono volontariamente per l’Afghanistan. Si tratta dell’unità speciale Alpha 595, guidata dal Capitano Mitch Nelson (Chris Hemsworth), ed è questa operazione la prima risposta del governo statunitense all’attacco che sconvolse la nazione come mai prima di allora. Mentre l’intero paese è ancora sotto shock, loro sono pronti a tutto e con coraggio affrontano una situazione pericolosissima e contro un nemico terribile, avventurandosi nell’ignoto, in un territorio selvaggio e desolato. Alle spalle si lasciano famiglie, amici e vite private, completamente ignari del destino che li attende. Il rischio di non tornare più a casa è molto alto, e loro lo sanno. L’obiettivo della missione è quello di aiutare i combattenti ribelli autoctoni a conquistare la città di Mazar-i-Sharif e far cadere i talebani, il loro nemico comune. L’Afghanistan è uno dei territori più pericolosi del mondo, infido, montuoso e ripido, dove ci si muove solo attraverso muli o cavalli, controllato da 50000 talebani fondamentalisti, muniti di carrarmati e lanciarazzi letali. La lotta per la sopravvivenza è spietata, anche a causa della notevole differenza numerica, e c’è un unico modo per tornare a casa vivi: vincere. I 12 soldati non sono gli unici a voler contrastare i talebani, perché anche l’Alleanza del Nord (una debole coalizione militare afgana nata nel 1996) è determinata a raggiungere lo stesso obiettivo. Ma per sancire una vera e propria alleanza è necessario guadagnarsi la fiducia del loro leader, il generale Abdul Rashid Dostum (Navid Negahban), superando le barriere linguistiche e culturali che separano i due eserciti. Così gli americani, abituati a tecnologie militari all’avanguardia, dovranno adottare le tattiche a cavallo dei soldati afgani, per loro inusuali. Nonostante tutto, tra loro nascerà un legame fortissimo basato sul rispetto reciproco, uniti contro un nemico terribile e spietato.

ALCUNI FATTI INTERESSANTI RIGUARDANTI IL FILM:  12 Soldiers, intitolato in originale 12 Strong, è l’adattamento cinematografico del libro “Horse Soldiers” scritto nel 2009 dal giornalista, sceneggiatore e romanziere Doug Stanton ed entrato nella classifica dei best-seller del Wall Street Journal, di USA Today, del Los Angeles Times, del Chicago Tribune. Per la sua efficacia narrativa e per la storia raccontata (quella di un team delle Forze Speciali americane inviato in Afghanistan all’indomani dei fatti dell’11 settembre per stanare i talebani e terroristi di Al Quaeda) il libro è stato subito puntato dal facoltoso e potentissimo produttore hollywoodiano Jerry Bruckheimer, che ha chiamato a trasformarlo in un film Ted Tally e Peter Craig, due sceneggiatori piuttosto conosciuti (il primo per Il silenzio degli innocenti e il secondo per gli ultimi due Hunger Games). Poco noto è invece il filmmaker a cui è stata affidata la regia del war-movie, un danese di nome Nicolai Fuglsig che si è fatto notare per un breve documentario realizzato mentre faceva il fotografo di guerra nel Kosovo fra il 1998 e il 1999. Benché a proprio agio con le imprese militari, per il suo esordio in un lungometraggio di finzione Fuglsig si è trovato a dirigere un cast immenso capitanato da Chris Hemsworth, che ha messo via il martello di Thor per imbracciare il fucile. L’attore è inoltre salito a cavallo, il che sembra strano ma è vero, perché i magnifici 12 del kolossal da 35 milioni di dollari si distinsero anche in groppa a poderosi destrieri. Hemsworth, che a causa dei numerosi impegni è spesso fuori casa, si è sentito in famiglia girando 12 Soldiers, perché a interpretare sua moglie nel film è stata la sua consorte nella vita Elsa Pataky. I due non hanno certo dovuto fingere un’ottima intesa e hanno addirittura aggiunto delle battute riprese dal loro vissuto matrimoniale. Chris Hemsworth non conosceva la storia del capitano Mitch Nelson e dei suoi uomini e, dopo aver letto il libro di Stanton, si è sottoposto, insieme ai suoi compagni di set, a tre impegnative settimane di addestramento militare, durante le quali ha stabilito un rapporto di quasi fratellanza con i colleghi. L’attore ha anche conosciuto il vero Mitch Nelson, che non ha imitato pedissequamente, cercando piuttosto di evidenziare il suo coraggio e di comprendere le motivazioni che lo spinsero a partecipare alla pericolosa missione. 12 Soldiers, che è stato girato in New Mexico a partire dal gennaio del 2017, è uscito nelle sale americane il 19 gennaio 2018, convincendo la critica soprattutto per le performance del cast. Tra gli altri protagonisti del film si distinguono il sottufficiale Hal Spencer di Michael Shannon e il sergente Sam Diller di Michael Peña. Entrambi gli attori avevano già recitato in un film sull’11 settembre: World Trade Center di Oliver Stone. Con Hemsworth, invece, Shannon e Peña hanno in comune l’esperienza in un cinecomic: Ant-Man e Ant-Man and the Wasp per il primo e L’uomo d’Acciaio per il secondo.

IL COMMENTO:  Sembra un film di Peter Berg ma non lo è. Stranamente Berg non compare nemmeno come produttore, cosa che invece di solito accade per i film legati a questo filone e quindi war movie basato su una vicenda reale, ancora meglio se l’America ne esce del tutto vincitrice ed orgogliosa, grande patriottismo di Berg. Tornando al film, non siamo dalle parti di Lone Survivor (2013) dello stesso Berg che nonostante le critiche ed il disprezzo da parte di molti per via del suo eccessivo patriottismo, propagandismo e idolatria dell’America come potenza inarrestabile e invincibile, a me piacque molto. Non siamo nemmeno dalle parti di 13 hours: The secret soldiers of Benghazi (2016), film di guerra piuttosto notevole del tanto odiato e preso in giro Michael Bay (Transformers Saga), da recuperare perchè è su Netflix. Fatti i dovuti paragoni e confronti con gli ultimi ottimi war movies, necessario analizzare alcune note molto positive ed altre invece negative di questo bel 12 Soldiers. Come capita spesso i momenti molto belli di un film appartenente a questo filone sono quelli legati alla partenza dei soldati, o meglio, del momento in cui sanno che dovranno lasciare la loro famiglia nella possibilità di non rivederla mai più. Questo è uno degli elementi che in un war movie moderno può far capire quanto buon lavoro ci sia stato dietro a sceneggiatura e regia, infatti molto spesso sono i momenti davvero più belli di questi film. All’interno di 12 Soldiers invece tutto questo è affrontato in maniera abbastanza fredda e distaccata o almeno così appare, insomma non si percepiscono grandi sentimenti ed emozioni nel momento in cui i soldati salutano le loro famiglie prima della missione. Questo fa capire quindi che non sia stato fatto poi un grande lavoro a livello di sceneggiatura del film, e questo sorprende soprattutto notando che proprio nella sceneggiatura di questo film compare accreditato il grandissimo vincitore di Oscar Ted Tally che lo vinse per Il silenzio degli innocenti. 12 Soldiers non è uno di quei film che aspirano a chissà quale posizione o categoria, ma hanno come obiettivo quello di intrattenere e raccontare una storia vera in termini di spettacolarità cinematografica messa in scena con grande rigore. Qui tutto è andato piuttosto bene, a livello tecnico tutto è curato nei minimi particolari e si percepiscono anche (e stranamente) un senso del cinema solido da parte del regista Nicolai Fuglsig (principiante) ed una gestione del cast davvero sorprendenti. Le scene di guerriglia vera e propria e quindi quelle cinematograficamente più action sono tutte abbastanza divertenti e e ben gestite, a livello di fotografia e composizione del quadro. Interessante notare come 12 Soldiers non appartenga ai molti war movies in cui i protagonisti sono soldati eccessivamente pompati e per nulla credibili nella loro abilità a dir poco perfetta nella sparatoria, nella risata e nella sentenziata (un classico dei war movies recenti, gli eroi che costantemente sputano sentenze). Si distingue infatti per una sceneggiatura piuttosto asciutta, per alcuni versi un po’ superficiale nella sua scelta di non voler approfondire la psicologia legata al protagonista Mitch Nelson (Chris Hemsworth) e la sua famiglia. Però anche questa può essere una scelta stilistica, infatti nel momento in cui non c’è una grande narrazione riguardante il nucleo famigliare, viene ad aprirsi una narrazione piuttosto insolita e per certi versi anche famigliare legata al rapporto tra il Capitano Mitch Nelson ed il generale Afghano, i due infatti avranno un momento molto bello sulla fratellanza, il tempo e le promesse nella chiusa del film. Il cast vanta nomi piuttosto noti tra cui il grandissimo Michael Shannon, attore che da alcuni anni sembra sempre più appartenere a quella categoria di attori che viene definita “caratterista”, infatti Shannon che nei film è sempre personaggio sopra le righe, qui appare decisamente tranquillo, stanco, imbolsito, segnato dal tempo e addirittura sembra che dopo un certo momento si siano dimenticati di lui, assolutamente marginale dunque. Insomma, di questo divertente e buon War Movie non tutto convince, qualcosa lascia a desiderare e anche  annoiare, ma alcuni elementi e passaggi del film ne sollevano la morale e l’anima cinematografica salvandolo per quanto mi riguarda. Fuglisg qui è al suo primo vero e proprio prodotto cinematografico e si può quindi affermare senza ombra di dubbio che abbia fatto un buon film, certo avrebbe potuto fare di meglio migliorando alcuni aspetti, ma col tempo è probabile che possa migliorare. Per quanto mi riguarda un buon film, diverte e sorprende per la sua capacità di intrattenimento e spettacolarità, manca certamente quell’epica che invece gestiscono alla perfezione grandi capolavori del war movie come Salvate il soldato Ryan o il più moderno American Sniper.

Comments


Modulo di iscrizione

3662927951

©2020 di Hunting For Movies. Creato con Wix.com

bottom of page